Mabon che si trova a metà fra i due solstizi ed è la prima delle festività del semestre oscuro. Anche considerato come il tempo dei bilanci; dunque abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l'anno, e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto. Questa festa nei sistemi di credenze pagane e Wiccan è spesso associata ai cambiamenti stagionali ed ai cicli naturali che ne conseguono. Al centro c’è un senso di gratitudine per la generosità della natura e l’abbondanza agricola ottenuta durante la primavera e l’estate. Inoltre, è anche un tempo di equilibrio, quando luce e buio sono uguali e astronomicamente.
È celebrato alla fine del periodo più faticoso dell'anno in cui viene effettuato il secondo raccolto. Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell'arrivo dei mesi freddi.

Cosa accade durante l'equinozio

La spiegazione di questo evento astronomico, può essere riassunta in modo semplice: la Terra, ruotando attorno al Sole, si trova in una posizione in cui il nostro pianeta non è inclinato né verso il Sole né lontano da esso. In questo modo, i raggi solari colpiscono l’equatore in maniera perpendicolare, determinando l’uguaglianza quasi perfetta tra ore diurne e notturne che dureranno circa dodici ore ciascuno. Dopo questa data, nell’emisfero boreale le giornate continueranno ad accorciarsi fino al solstizio d’inverno.

Equinox deriva dalle parole latine “aequus” e “nox”, che significano “notte uguale”. Mentre l’emisfero settentrionale vive l’equinozio d’autunno, l’emisfero meridionale vive l’equinozio di primavera. In prossimità di questa occasione, il Sole sorge quasi perfettamente ad Est e tramonta quasi esattamente a Ovest. Questo permette di orientarsi facilmente senza strumenti e di comprendere meglio la geometria della Terra nello spazio. Per gli appassionati fotografi è l’occasione ideale per fotografie suggestive dei tramonti e delle albe.

Segna la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, il tempo del raccolto e della preparazione alla stagione fredda, ovvero l'autunno, che per molti, potrebbe sembrare una stagione da "saltare": le giornate si accorciano, inizia il freddo e sale la nebbia…. A me piace considerarlo il momento propizio per "fermarsi" e raccogliersi, come sostenevano le antiche filosofie, per fare un punto della situazione personale. Quindi lo considero il tempo per lasciare andare vecchie abitudini di cui non abbiamo più bisogno per fare spazio in noi stessi per accogliere il nuovo.

Come vedremo più avanti, tutte le cultualità svolte nei prossimi mesi, hanno a che fare con il mondo oscuro del buio, dei morti, dell'aldilà, presso cui i vivi non possono agire direttamente se non con una presa di coscienza entrando nella dimensione invisibile, che esiste parallelamente alla vita contingente. Questa celebrazione ha dunque un carattere meditativo ma non passivo, anzi diventa quasi una nuova presa di coscienza che può proiettarci verso il ringraziamento, la speranza e l'attesa per un nuovo ciclo propizio. D’altronde quasi sempre la crescita spirituale avviene dopo un momento di attraversamento negli abissi della propria coscienza.

Le piante ed i simboli associati a Mabon sono generalmente collegati al secondo raccolto. I simboli più comuni sono mele, uva, fichi, zucche e mais, ed anche ghiande, noci e funghi che vengono raccolti durante questo periodo. Inoltre nella cultura celtica la quercia, è considerata un albero sacro ed un simbolo di potere, saggezza e continuità. Si ritiene che la raccolta di ghiande preserverà l’energia positiva della natura durante tutto l’inverno. D’altra parte, piante medicinali come ortica, rosa canina, salvia, lavanda e sambuco possono essere consumate sia come tè ed anche utilizzate a scopo decorativo.

Tavola di Mabon: suggerimenti su cibo

Le tavole preparate durante questa festa riflettono l’abbondanza della natura e sono arricchite con prodotti di stagione, solitamente costituiti da frutta e verdura autunnali come zuppa di zucca, torta di mele, purè di patate e pane di mais, e per alcuni non deve mancare la selvaggina.

Significato simbolico dell’equinozio nel mondo

Nelle tradizioni celtiche, l’equinozio era celebrato come una festa di ringraziamento per l’abbondanza dei raccolti.

Le antiche popolazioni nordiche festeggiavano Mabon: il giovane dio della vegetazione e dei raccolti. Mentre nelle iscrizioni romano-britanne viene indicato col nome di Maponus, ed è il figlio di Modron, la Dea Madre. Che fu rapito tre notti dopo la sua nascita, venne imprigionato per lunghi anni ad Annwn, l'oltretomba gallese, fino al giorno in cui venne liberato da Culhwch, cugino di Re Artù. A causa del suo soggiorno ad Annwn, Mabon rimase giovane per sempre. Il suo rapimento è l'equivalente celtico, del rapimento greco di Persefone.

In Grecia si effettuava questa solenne festa che durante questo periodo riguardava i Misteri Eleusini, antichissime ritualità che avevano lo scopo di celebrare l'eterno ritorno della vita e della prossima primavera. Direttamente associata al culto di Demetra (Dea della Natura) ed alla leggenda del rapimento della figlia Persefone da parte di Ade (Dio degli Inferi). Per via dell'enorme dolore provato dalla madre, si causò l'arrivo di un eterno inverno sul mondo. Fu grazie all'intervento di Zeus che la situazione poté ristabilirsi. Infatti grazie ad un accordo secondo il quale Persefone sarebbe rimasta sei mesi nell'Ade e sei mesi sulla Terra, fu possibile il ciclo delle stagioni, causato dall'alternarsi dell'umore della madre in presenza o assenza della figlia.

Nell’antica Roma, coincideva con i riti dedicati a Cerere, Dea delle messi e dell’agricoltura, mentre nelle culture orientali, veniva visto come simbolo di equilibrio tra luce e oscurità, ovvero l’armonia tra opposti. Però in Giappone, si festeggia l’“Higan”, che è un periodo di preghiera e ricordo degli antenati e nei paesi anglosassoni, si celebra il raccolto con feste comunitarie e banchetti.

Il culto dell'equinozio a volte era anche motivo per costruire templi che celebrassero questo delicato passaggio, considerato di enorme importanza per gli antichi. In alcuni siti archeologici, proprio in tali giorni, è ancora oggi possibile assistere a curiosi fenomeni luminosi.

Esempi di notevoli strutture allineate con eventi solari 

In Sardegna, al pozzo nuragico di Santa Cristina, provincia di Oristano, scendendo gli scalini che conducono al fondo del pozzo, verso lo zenit, si assiste a un curioso gioco di riflessioni di luce. Sulla parete di fronte al pozzo, solo nei giorni più prossimi o coincidenti con l'equinozio, si può osservare la propria ombra capovolta, fenomeno che probabilmente per gli antichi rappresentava l'ascesa dell'anima verso il cielo.

Nella Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, dove si trovano due meridiane e la cui facciata ha la peculiarità di essere una facciata "astronomica", poiché su di essa si trovano antichi strumenti: come il quadrante astronomico, e l'armilla equinoziale con due fori gnomonici* , che proiettano l'immagine del sole sul pavimento della basilica al mezzodì solare.

*(La gnomonica è la scienza che si incarica di elaborare teorie e riunire le conoscenze sulla divisione dell'arco diurno, che proiettano la traiettoria del sole sull'orizzonte, mediante l'uso di proiezioni specifiche su diverse superfici).*

La grande piramide di Giza, allineata con i punti cardinali che riflette il ciclo solare, mostrando nel contrasto tra chiaro e scuro un’illusione ottica enigmatica che fa volare la fantasia.

Il tempio di Hato a Dendera, disegnato per catturare la luce dell’equinozio

Tempio di Karnak, dove la luce solare illumina specifiche camere durante gli equinozi.

La piramide di El Castillo nel sito di Chichén Itzá, in Messico, costruita in modo che la luce, in occasione dei due equinozi, sulla testa del serpente piumato ovvero Kukulkán proietti l'immagine dei triangoli di luce ed ombra che striscia sui gradoni della struttura. Con il passare del tempo, le ombre proiettate dai gradoni si "spingono" fino a raggiungere ed illuminare la testa del serpente. Ho avuto la fortuna di assistere a questo straordinario evento e tra le migliaia di persone presenti non fluttuava neppure una parola, il che rese l’esperienza ancora più sbalorditiva.

Come celebrare Mabon

Oltre alle cene in cui l’intera comunità o famiglia si riuniscono, camminare nella natura per cogliere i primi segni dell’autunno, raccogliere foglie autunnali, visitare i mercati locali, realizzare oggetti artigianali come ad esempio una corona per la porta d'entrata,  nei toni dell’arancione e del marrone con materiali naturali, organizzare sessioni di meditazione e partecipare a festival all’aperto, sono le tradizioni Mabon più comuni praticate dai pagani moderni. Inoltre si possono adottare alcune semplici abitudini, come anche nelle precedenti festività accendere un fuoco è una pratica importante. Il fuoco, che consente alle persone di riunirsi nelle fredde serate, rappresenta sia il calore che la luce e simboleggia l’unità sociale, ma anche la nostra Luce interna che continua a brillare anche nei momenti oscuri. In caso non si potesse accendere un fuoco le candele sono sempre un ottima soluzione. Un’altra bella pratica è quella di prendersi il tempo per osservare l’alba ed il tramonto, notando il perfetto allineamento Est-Ovest e cercare di sentire questo allineamento dentro noi stessi. Chiaramente, come anticipato prima, è importante prendersi del tempo per la riflessione personale, e questo simbolo dell’equilibrio tra luce e oscurità, può ricordare quello che Buddha chiamava “La via del mezzo”.

Piccolo rituale per l'equilibrio

Accendi due candele di colori differenti – una rappresenta la luce e l’altra rappresenta l’oscurità. Mettiti tra le due candele tenendo in ogni mano un cristallo ed afferma ad alta voce.

“Sto sulla soglia. Onoro sia la crescita che il decadimento. Porto avanti ciò che mi sostiene e depongo ciò che non mi serve più.

Luce e ombra dimorano dentro di me, ed entrambi sono sacri.“

Deponi i cristalli che tenevi in mano tra le candele e lasciale bruciare fino alla fine. In seguito ringrazia per un nuovo inizio positivo (pieno d’amore e gioia, o quello che vuoi aggiungere), lava i cristalli con intenzione, mettili a caricare al sole, tienii un attimo in mano volvendo a rinnovare il tuo ringraziamento e mettili vicino a te in un posto dove li vedi spesso. Ogni volta che li guardi ringrazia per un nuovo inizio e questa vibrazione di gratitudine porterà i suoi cambiamenti.

Conclusioni

L’equinozio non è soltanto un evento astronomico, ma un momento che intreccia scienza, tradizione e simbolismo. Nell’epoca attuale, questo passaggio assume un valore ancora più forte: mentre il mondo muta, le credenze vacillano e le stagioni diventano meno definite, l’equinozio resta un punto fermo, un richiamo all’ordine naturale che da millenni accompagna la vita umana, invitandoti ad una sana riflessione in merito a questo storico ed importante periodo di transizione planetaria globale, verso una rinnovata chiarezza e soprattutto Pace per tutta l'Umanità.